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Federer a Roma, il sole dopo la tempesta

Finalmente si gioca. Dopo un inizio equilibrato, un Roger ispirato e concentrato fa suo il match di esordio contro Joao Sousa in un’ora e venti, senza troppo dispendio energetico. Nel pomeriggio lo aspetta Borna Coric.


Per commentare la pantomima del raddoppio dei prezzi con tutto il suo contorno grottesco, Giove ha voluto dire la sua, ricordando a tutti chi comanda. Così la giornata della discordia, dopo ripetuti rinvii di orari, è stata rimandata in toto, accavallandosi al programma odierno. Il piatto è ricchissimo, si giocheranno i restanti sedicesimi e tutti gli ottavi, obbligando molti a un doppio turno.

Quello che non manca mai, nonostante tutto, è l’affetto del pubblico, e lo si vede già dai primi match del mattino. Splende il sole e il cielo brilla.

Sousa proviene da un lungo match contro Tiafoe, dove ha annullato quattro match point sul 6-5 nel terzo set, prima di agguantare il successo al tie break. Joao è un lottatore, si trova bene sul rosso, ma nell’unico precedente è riuscito a strappare un set a Roger sull’erba.

Primo set

Comincia il nativo di Guimaraes, gioca rilassato, supportato da un buon servizio che tiene co facilità.

La prima palla break arriva per Sousa, mentre con Roger che commette qualche gratuito tentando di abbreviare gli scambi. La risolve a rete, ma poi ne concede un’altra che annulla con un ottimo lungolinea. Poi un serve and volley e un ace per il due pari.

La svolta è nel settimo game, quando un punto da urlo con recuperi impensabili – l’ultimo su una palla corta del portoghese – regala lo 0-30, e poi le possibilità per Roger arrivano tutte insieme. La seconda palla break è letale, con il rovescio di Sousa che si affossa in rete. Subito dopo anche Roger va sotto 0-40, ma si salva in un amen e chiude ai vantaggi con un passante in dritto incrociato con un angolo impossibile: 5-3. Sousa, che ha sprecato ben cinque palle break, accusa il colpo e va sotto 0-30. Roger si procura due set point con un rovescio in back clamoroso, ma non riesce a concretizzarli. Poi serve per il set e chiude a zero con l’ace. Pur con un gioco molto aggressivo, Roger ha commesso soltanto tre gratuiti, tutti nella fase iniziale.

Secondo set

Il portoghese parte maluccio, gioca molto arretrato e Roger ci va nozze, arpionando subito il break e portandosi rapidamente sul due a zero, poi sul tre a uno. Sousa è bravo a non subire altri break ma per una lunga fase non riesce più a rispondere (un punto in quattro game sul servizio di Federer a cavallo tra primo e secondo set), si arriva così al 4-3 per lo svizzero. A questo punto due errori inopinati di Roger con il dritto regalano una chance all’avversario, che si procura due palle break, ma poi si infrange su tre ottime prime consecutive. Poi è il portoghese a buttare in rete un dritto banale: 5-3 Roger.

Nel game successivo Federer spreca quattro match point, rispondendo da un’insolita  posizione quasi nadaliana, lontanissima dal campo. Al quinto riesce a chiudere una partita positiva, con un avversario che ha lottato a ha fatto bella figura.

Nell’intervista successiva Roger sottolinea l’importanza della parte difensiva su una terra del genere e si dice molto soddisfatto di questo aspetto. Poi parla dell’attesa del secondo match in un giorno: ora il programma è rilassarsi, mangiare una pasta al pomodoro (ma niente tiramisù a seguire) e cercare di trasformare la situazione anomala in un vantaggio in termini di approccio mentale rispetto all’avversario.

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