Ci siamo. Questo è il momento che tutti aspettavano da quando è stato sorteggiato il tabellone del Roland Garros 2019.
Sta per avere luogo il TRENTANOVESIMO episodio della saga più bella del mondo dello sport.
Ormai, questa eterna sfida non è più solo una partita di tennis, ma una parabola di vita.
La XXXIX puntata della serie “FEDAL”, sarà nel complesso la sesta al Bois de Boulogne di Parigi. Il primo incontro tra Federer e Nadal sulla terra del Roland Garros avvenne nel 2005, ed anche allora fu nel secondo venerdì del torneo. Rafa, dopo aver superato Roger in 4 set, volò verso la conquista del suo primo titolo allo slam francese.
Solo per rendere l’idea, riportiamo qui sotto le prime teste di serie di quell’ormai lontana edizione (fonte Wikipedia).
Roger Federer (semifinali)
Andy Roddick (secondo turno)
Marat Safin (ottavi di finale)
Rafael Nadal (campione)
Gastón Gaudio (ottavi di finale)
Andre Agassi (primo turno)
Tim Henman (secondo turno)
Guillermo Coria (ottavi di finale)
Guillermo Cañas (quarti di finale)
David Nalbandian (ottavi di finale)
Joachim Johansson (ritirato per infortunio)
Nikolaj Davydenko (semifinali)
Ivan Ljubičić (primo turno)
Carlos Moyá (ottavi di finale)
Tommy Robredo (quarti di finale)
Radek Štěpánek (terzo turno)
Dominik Hrbatý (primo turno)
14 anni dopo, un’era geologica nel tennis, queste due leggende si incontreranno di nuovo in un incontro valido per la semifinale del Roland Garros.
Nell’arco di questo lungo periodo, Rafael Nadal è sempre riuscito a battere Roger Federer nelle altre quattro occasioni avute, in finale, portando così sul 5-0 il punteggio nello slam parigino.
Tutto sembra essere contro il Re.
Ma…
“Come contro qualsiasi giocatore, c’è sempre una possibilità. Altrimenti, nessuno verrebbe allo stadio a guardare le partite, perché tutti saprebbero già il risultato in anticipo”, ha detto lo stesso Federer dopo la vittoria con Wawrinka.

Cosa dovrà fare allora Re Roger per riuscire nell’impresa che mai ha realizzato fino ad ora?
Palle Break
Una cosa è certa, perché Roger possa anche solo lontanamente avvicinarsi a battere Rafa agli Open di Francia – avrà bisogno di cogliere tutte le occasioni che gli si prospetteranno. E non ce ne saranno molte. Non potrà avere statistiche di 1/17 sui break point convertiti, come successe nella finale del 2007, né tanto meno, come l’ultima partita contro l’amico Stan.
Prendere spunto da Djokovic e Thiem
Nole, dopo la vittoria su Nadal al Roland Garros, disse di aver cercato di mescolare le carte per non permettere a Rafa di dettare il gioco dalla linea di fondo, cosa che chiaramente anche Roger deve provare a mettere in opera. La differenza però in questo caso la farà il lato del rovescio, che invece di quello bimane di Djokovic, lascia al Re meno margine di errore. Thiem invece, nonostante giochi anche lui il rovescio ad una mano, gestisce il dritto in topspin del maiorchino con relativa facilità. Dominic ha molta potenza da quel lato, più di Roger, che però usando l’anticipo non dovrà fare in modo che la palla di Rafa salga sopra l’altezza della spalla. Australian Open 2017 (e Ljubicic) docet.
La componente mentale
Federer è, per la prima volta in questa rivalità, in serie positiva da 5 partite. 6 se si considera la vittoria per walkover di Indian Wells. Dalla finale di Basilea, attraverso la notte magica di Melbourne 2017, fino a quella di Shanghai, il Re non ha ancora perso un incontro con Rafa e, cosa più importante, sembra aver definitivamente superato i vecchi blocchi psicologici. Grazie a un rovescio reinventato, una racchetta più grande e colpendo tutto davanti e in anticipo, è riuscito a togliere il tempo allo spagnolo, rifiutandosi di essere spinto dietro la linea fondo. Tutto questo, però, è avvenuto su campi veloci e non sui mattoni tritati di Parigi, che non cambiano solo lo stile di gioco, ma sicuramente ricorderanno a Roger le brutte esperienze vissute per oltre un decennio.
I punti fondamentali
Il Re avrà poi assolutamente bisogno di mettere in campo una percentuale elevata (diciamo intorno al 75%) di prime palle, e ricordarsi di non fare serve & volley troppo spesso sulla seconda. Quando questa mossa diventa prevedibile, infatti, Stan Wawrinka ha mostrato con i suoi passanti quali siano i rischi che si possono correre.
Dovrà far funzionare alla perfezione lo slice di rovescio e le palle corte per attirare Rafa nei pressi della rete, zona non troppo familiare per lui.
Girerà spesso attorno al suo rovescio per colpire l’inside out di dritto ad aprirsi il campo. Una mossa che non può permettersi di fallire visto che dall’altra parte c’è un mancino. E che mancino.
E poi, come al solito, dovrà accorciare i punti, non farsi coinvolgere in lunghi scambi ed attaccare non appena possibile.
Se tutto funzionerà, allora ciò che qualche settimana fa sembrava l’impossibile diventerà reale.
Noi ci crediamo.
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