Dopo essere tornato numero uno a Stoccarda, Roger nella seconda parte di stagione non ha raggiunto i risultati sperati. Qualche giorno fa, parlando con i giornalisti tedeschi, ha però rivelato di essersi fatto male alla mano proprio durante l’inizio della stagione sull’erba, infortunio che sembra averlo un po’ condizionato. Ora è tutto passato, tanto che, dopo Basilea, probabilmente lo vedremo anche a Bercy.
Di sicuro Roger Federer non è il tipo di giocatore che cerca delle scuse quando i risultati non arrivano, tant’è che nessuno ha mai avuto il sospetto che dietro ai poco felici risultati dello svizzero in questa seconda parte di stagione ci fosse un problema fisico. O meglio, forse qualche dubbio sulla sua condizione ci era sorto, ma difficilmente avremmo pensato si trattasse di un infortunio alla mano.
Invece Roger, come ha confessato qualche giorno fa al Blick, ha giocato la parte centrale della stagione, quella a cui lui generalmente tiene di più, con un dolore che lo ha condizionato nel gioco e nella testa. “Gli ultimi mesi sono stati difficili per me, è vero“, ha ammesso Federer . “Non ho potuto disputare i tornei come volevo. Ma allo stesso tempo so perché. Nella nostra squadra abbiamo tutti la stessa opinione. Sappiamo su cosa lavorare. Ho avuto alcuni problemi alla mano che hanno condizionato il mio dritto ed altre piccole cose che non mi hanno reso facile giocare a tennis. Ma alla Laver Cup ed a Shanghai tutto è tornato alla normalità, ed è una parte della stagione in cui di solito gioco bene”.

Ora dunque che il dolore sembra essere alle spalle, c’è grande attesa per vedere come Roger si comporterà tra le mura domestiche. “C’è fiducia in me stesso, ma ovviamente sentirsi meglio non significa che giocherai per forza meglio, dipende anche dagli avversari. Ma sono pienamente fiducioso che le cose possano migliorare qui a Basilea”, ha dichiarato lo svizzero.
Parlando poi di programmazione, Roger ha ammesso di sentire forse un po’ il peso degli anni, ma allo stesso tempo sembra aver confermato a sorpresa la propria presenza al Master 1000 di Parigi Bercy. “È normale portarsi dietro alcune piccole cose, specialmente quando sei vecchio come giocatore”, ha detto. “Ora vedo la fine, dopo Basilea ci sarà Parigi, poi le Finals a Londra. E poi non vedo l’ora di fare una vacanza di due settimane così che il mio fisico possa riposare. Una buona preparazione per il prossimo anno è estremamente importante.”
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