A distanza di 12 anni Roger eguaglia la sua miglior partenza, con 16 vittorie e 0 sconfitte. Ci era riuscito solo nel 2006. Sul cemento di Indian Wells, il Re supera in due set anche Chung (7-5 6-1) e vola in semifinale, dove ad attenderlo ci sarà Coric. E la prima posizione è assicurata anche a Miami. Queste le parole della leggenda svizzera dopo l’incontro.
“Ho iniziato molto bene, poi ho fatto fatica – ha ammesso lo svizzero – ho trovato di nuovo il mio gioco e ho salvato delle importanti palle break a inizio secondo set. Penso sia stata questa la chiave del match oltre al break alla fine del primo“.
Un rapido flashback di quando nel 2006, come quest’anno, vinse le prime 16 partite stagionali. “A quel tempo avevo ottenuto 30-40 vittorie di fila, già dall’anno precedente. Questa volta ho dovuto iniziare in Australia. È sempre un piacere iniziare così l’anno. Ho la possibilità di battere il mio record personale, mi dà molta fiducia per il resto della stagione perché ho già guadagnato molti punti e ciò mi fa stare sereno. Quando vinci, tutto è semplice, hai fiducia, tutto è chiaro, non è quasi la realtà“.
Pete Sampras era sugli spalti per il match e alla fine ha detto che sarebbe disposto a giocare qualche set con te. Anche tu lo saresti? E poi, quali sono state le chiavi della vittoria a Wimbledon 2001 contro di lui? “Ho cercato di gestire le emozioni e di stare attaccato a Pete il più possibile”, ha detto Federer ricordando quel match. “Più stai al passo dei top player, più possibilità hai di vincere. Ricordo di aver salvato break point nel quinto set facendo serve and volley con la seconda palla, prima una demi-volée e poi una volèe. Erano tempi diversi. Poi ho giocato un gran game di risposta per vincere 7-5 al quinto. Sentivo che avrebbe servito sul mio dritto e ho scelto la giusta direzione“.

“Era un momento particolare perché dovevo stringere la mano a una persona che ammiravo molto e sapevo quanto gli facesse male e quanto significasse per me. Ma sono contento di aver potuto condividere il campo con lui. Si, mi piacerebbe sempre giocare con Pete. Perché anche oggi, se vado a palleggiare con lui, capisco ciò che lo ha reso grande. E impararei con lui“.
Cosa ci vuole per battere giocatori così giovani? “Non è solo una questione di gambe, devi mettere anche la palla nel giusto angolo e correre di più in modo che siano loro ad essere stanchi. I giovani stanno ancora calibrando il loro gioco, capire cosa devono fare. Stanno lavorando su tante cose e ci sono tante novità per loro, come la sala stampa, le attività promozionali, gli sponsor e i tifosi. Impareranno, miglioreranno e può darsi che ci taglieranno fuori. Quella sarà la fine per noi. È così la vita…”.

Cosa ti ha impressionato di più di Chung stasera? “Buona intensità. Solido nella testa. Mi piace la sua velocità di colpi, dritto e rovescio. C’è sempre una palla pesante ed è molto costante. Si sa difendere bene e viene bene a rete“.
Sul prossimo match con Borna Coric: “È molto solido da fondo, simile a Chung, e sono quasi coetanei. È il futuro del tennis. Si muove molto bene e arriva a questo turno con tutta la fiducia del mondo e quindi sono sicuro che sarà un duello molto duro“.
Federer ha anche reso omaggio a Tommy Haas, che ha reso ufficiale il suo ritiro dal tennis subito dopo il match dello svizzero entrando in campo e tenendo un discorso definendo questo il modo “perfetto” per dare l’addio. Anche Federer era presente proprio accanto ad Haas: “Mi ha reso felice essere lì per questo grande momento nella carriera di Tommy. All’inizio abbiamo avuto una rivalità, ma poi ci siamo conosciuti meglio perchè parliamo entrambi il tedesco. Siamo sempre andati d’accordo, soprattutto negli ultimi 10 anni quando ha iniziato a frequentare Sara (Foster) e poi ad avere figli. Sono stato sempre molto in contatto con lui riguardo la decisione di ritirarsi o no. Ne abbiamo sempre un po’ parlato. Sono contento che l’abbia presa, non è facile ma dovrebbe essere felice e orgoglioso“.
Fonte: Roger Federer Italian Fans
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