ATP Awards: è sempre Roger il più amato

Nella meravigliosa cornice della Tower of London, ieri sera si è svolta la consueta cerimonia di consegna dei premi ATP di fine anno. E Roger, ancora una volta, non ha mancato l’appuntamento con la storia.

È successo di nuovo.

Roger Federer è il tennista più amato dagli appassionati di tutto il mondo. E oserei dire, di tutti i tempi.

Dopo una a dir poco incredibile annata di successi, non poteva che concludersi in questo modo. Il vincitore di 2 Slam (Australian Open e Wimbledon), 3 ATP1000 (Indian Wells, Miami, e Shanghai) e 2 ATP500 (Halle e Basel) anche quest’anno ha raccolto la maggior parte delle preferenze dei devoti della religione tennistica.

Grazie all’amore incondizionato dei suoi discepoli, il Re si è aggiudicato infatti per la quindicesima volta consecutiva il titolo di Fans’ Favourite attribuito dall’ATP World Tour e sponsorizzato da Moet & Chandon che, attraverso il voto popolare incorona il preferito dai tifosi di tutto il mondo.

A differenza di altri premi che prevedono delle nominations prestabilite, per questa assegnazione il voto è libero, ed è proprio questo aspetto che rende ancora più incredibile un risultato che si ripete senza interruzioni dal lontano 2003.

E come se non fosse abbastanza, Roger è stato anche nominato per la prima volta dai suoi colleghi Comeback Player Of The Year – miglior giocatore al rientro da infortunio – e vincitore dello Stefan Edberg Sportsmanship Award per il tredicesimo anno complessivo, settimo consecutivo dal 2011. Questo premio, forse ancora più importante e oggettivo grazie al fatto di essere conferito dagli stessi tennisti, attribuisce al vincitore lo status di giocatore più sportivo del circuito.

“Sono molto felice di ricevere il premio Comeback del 2017, ma è un titolo che voglio condividere con Rafa e gli altri ragazzi. Tutti abbiamo lavorato molto duramente per essere qui questa sera.”

Dal 2003 ad oggi dunque, Roger ha ricevuto un totale di 36 ATP World Tour Awards.

Ci si domanda davvero chi mai potrà prendere il suo posto (in campo e soprattutto nel cuore degli appassionati) quando quel lontano giorno arriverà.

Ma ora non è ancora il momento di pensarci. Ora bisogna portare a casa il settimo sigillo del Maestro.