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Ok Roger, ci vediamo sul verde

Con qualche giorno di ritardo rispetto alle dichiarazioni, è arrivata la notizia ufficiale: anche quest’anno saremo costretti a fare i conti con l’assenza di Roger al Roland Garros. E sappiamo tutti come sia un torneo dello Slam senza di lui. Ma questa volta, per fortuna, è diverso…


Diciamoci la verità, un po’ ce l’aspettavamo. Anzi, in realtà noi la cosa l’avevamo buttata lì già dopo la vittoria di Miami.

Dopo un inizio di stagione stratosferico, con una tripletta degna del miglior 2006, Roger aveva bisogno di tirare un po’ il fiato. La stagione sulla terra era ovviamente quella più sacrificabile, ma qualcuno sperava che il Re un giro nei dintorni degli Champs-Élysées alla fine l’avrebbe fatto.

Invece, per il secondo anno consecutivo, così non sarà. Gli indizi in realtà già c’erano: le parole insicure dopo il Match for Africa 3, gli allenamenti sul veloce fino alla scorsa settimana (anche se con le palline del RG), le dichiarazioni di circostanza mai davvero convinte e la difficoltà di giocare un solo torneo sulla terra senza una vera preparazione, erano tutti segnali che ci avevano messo in guardia. Ma che in realtà molti non avevano voluto vedere.

Forse addirittura, osservando l’attuale panorama tennistico in cui tutti i principali avversari di Federer faticano a giocare un tennis decente, ad eccezione di Nadal (che però mai come quest’anno sembra non più impensierire più Re Roger), avevamo anche sperato addirittura di poter rivivere le incredibili emozioni del 2009.

Invece, con qualche giorno di ritardo rispetto al previsto, sono arrivate le parole dello svizzero, pubblicate attraverso il suo account Twitter.

“Purtroppo ho deciso di non partecipare al Roland Garros. Ho lavorato duramente – sia dentro che fuori dal campo – durante l’ultimo mese ma per continuare a giocare nel tour negli anni a venire, penso sia meglio saltare la stagione sulla terra battuta quest’anno e prepararmi per quella sull’erba e sul cemento. L’inizio dell’anno è stato magico per me ma devo riconoscere che la programmazione sarà la chiave della mia longevità di qui in avanti. Così io e il mio team abbiamo concluso oggi che giocare un solo evento sulla terra non fosse la cosa migliore per il mio tennis e per la preparazione in vista del resto della stagione. Mi mancheranno i tifosi francesi che mi hanno sempre supportato e non vedo l’ora di rivederli al Roland Garros il prossimo anno “

La programmazione sarà la chiave della mia longevità, questo è il fulcro di tutto il discorso. È su queste parole che ci dobbiamo soffermare tutti.

L’anno scorso la notizia aveva squarciato i cuori degli appassionati, creando dubbi e incertezze sul suo futuro. Era un momento diverso, dopo gli infortuni e i vari problemi fisici. Questa volta invece è diverso. Roger sa bene cosa deve fare. Sa ascoltare il suo corpo. E per puntare tutto sulla stagione sull’erba questa è la soluzione migliore. Solo così possiamo garantirci di vedere il Re dare spettacolo, danzare sui campi e colpire di controbalzo per diversi anni ancora. Ne siamo sicuri.

Ci vediamo a Stoccarda!

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3 commenti su “Ok Roger, ci vediamo sul verde

  1. Non era solo pronosticabile ma anche auspicabile, sebbene romanticamente sperassimo tutti in un nuovo duello con Nadal 😊
    Ora al RG il punto diventa proprio chi mai potrebbe impensierire Rafa… a me viene in mente solo Wawrinka qualora beccasse le sue due settimane magiche annuali proprio a Parigi, ma realisticamente per vedere un po’ di spettacolo vero dovremo aspettare la stagione sull’erba e il Ritorno del Re 😄

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    • È vero, col cuore avremmo voluto vederlo, ma con la mente è meglio così. Concentriamoci su quello che è sempre stato il vero obiettivo della stagione. Per il RG a questo punto credo sia difficile pensare a qualcuno di diverso da Rafa, anche se sarebbe bello vedere finalmente un outsider…

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      • Vero, soltanto Wimbledon ci potrà dire quanto accorta sarà stata la strategia di King Roger 😊
        E sono d’accordo anche su Parigi, personalmente tiferò per Thiem ma non credo sia ancora pronto per competere con Rafa (un altro che mi piace è Alex Zverev ma avrà bisogno di ancora più tempo)

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