Non so se abbiate già dato una lettura al recente articolo comparso su GQ.com, ma in quella lunga intervista Roger ha toccato svariati temi tra cui la sua vittoria agli Australian Open, le sue passioni, paure, il ritiro, i film e altro ancora. Alcuni davvero nuovi…
Qualche giorno fa mi è capitato tra le mani l’articolo di GQ in cui Roger, tornato a casa dopo l’incredibile vittoria di Melbourne e intervistato da Rosecrans Baldwin, parla a ruota libera di se stesso, delle sue paure, delle sue emozioni e pensieri. Il pezzo completo è molto bello, abbastanza lungo e ricco di dettagli, alcuni più, altri meno noti. Qui lo potrete trovare nella sua forma originale.
Ma per chi non avesse voglia di leggerlo tutto, ecco le 11 curiosità che sono emerse:
1. Il suo hobby principale, in realtà l’unico, è fare trekking.
2. Prenota ancora le ore ai campi da tennis vicino a casa, invece di costruirsene uno tutto suo. Vi immaginate avere l’ora dopo la sua??
3. Ha paura dei cavalli (“Chi non ne ha?” Ha detto…)
4. Si arrabbia quando si tratta di puntualità. (“Mi innervosisco quando sono in ritardo”, d’altra parte è svizzero…)
5. Non solo gli piacciono i film, ma “li vive” proprio. “Come fa la gente ad addormentarsi durante un film?” (Io un’idea ce l’ho… ahahhaha). La notte prima della finale di Melbourne con Rafa, ha guardato il film Lion con la sua famiglia, rimanendone molto colpito emotivamente. “Alla fine ero distrutto”, ha detto. “Mi farà bene? Domani sarà una giornata molto emozionante!”
6. Gli è piaciuto molto La La Land, tranne il finale.
7. Non si sarebbe mai aspettato un successo del genere, mai e poi mai. “Il tennis mi ha dato tutto. Per questo gli sono così riconoscente. Mi ha allargato gli orizzonti. Se non fossi diventato un tennista, sarei rimasto a vivere e lavorare a Basilea. Avrei avuto una prospettiva molto più ridotta.”
8. Ama scrivere biglietti di ringraziamento a tutti.
9. Si è appassionato al tennis solo dopo essere entrato in Top 10, dopo il match del 2001 contro Sampras. “Era il mio primo incontro sul Centre Court. L’unica volta che ho giocato contro Pete. Avevo 19 anni, ed ho realizzato: Oddio, c’è molto di più che allenarsi nella fredda svizzera. Questo è ciò di cui è fatto il tennis. Ho capito che avrei voluto giocare lì ancora, competere con quei giocatori altre volte, che preferivo i grandi stadi piuttosto che i campetti… e all’improvviso tutto ha cominciato ad avere un senso.”
10. Dopo tutto questo tempo, diventa ancora nervoso prima dei match. E ne è infastidito.
11. Vincere in Australia quest’anno è stato “forse lo Slam più speciale” della sua carriera. “Vincere in Australia, risolve molti problemi.”
E per quanto riguarda il ritiro invece?
Federer ha confessato che quando arriverà il momento di dire basta, saprà accorgersene: “Ipotizziamo che io abbia un torneo. Mi chiedo sempre: sono contento di partire? Di fare i bagagli, di metterli in macchina e di uscire di casa? O vorrei restare di più? Fino ad ora sono sempre stato felice di andare. Nel mio cuore sto ancora facendo la cosa giusta. È come un test. Se verrà il giorno in cui penserò, ‘Mmm’, allora quello sarà il momento. Ho sentito altri giocatori dire la stessa cosa. Un amico è andato in aeroporto ed è tornato indietro, non è andato al torneo perché aveva bisogno di stare con la sua famiglia. Quello probabilmente significa la fine della carriera.” E dopo una pausa, sorridendo: “Io sono ancora felice di andare in giro.”
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