Federer fa sognare Melbourne con una prestazione d’altri tempi: 6-2, 6-4, 6-4 a Berdych in un’ora e mezza di gioco scintillante. E allora godiamocelo senza troppi pensieri, ammiriamone il genio, finché possiamo. Ponendoci l’unica domanda lecita: Come abbiamo fatto in tutti questi mesi?
Chi ha avuto la fortuna di vedere in diretta la partita di questa mattina contro Berdych, ha potuto assistere ad uno spettacolo che da qualche mese non si vedeva più sui campi da tennis.
Il Federer 2.0, come qualcuno lo ha già soprannominato, fresco e riposato dopo il lungo stop, ha dato una dimostrazione di forza e classe d’altri tempi. Un Berdych impotente di fronte alla varietà dei colpi del Maestro, non è riuscito a resistere più di un’ora e mezza sul centrale di Melbourne, per l’occasione trasformato in un campo di scuola tennis.
Sotto gli occhi estasiati di Rod Laver e a quelli increduli di Goran Ivanisevic, si sono susseguiti, senza soluzione di continuità, dritti vincenti, demivolée smorzate e passanti di rovescio. Roger ha danzato leggero e veloce sul campo, mettendo in mostra tutto il suo campionario e contando sempre sul supporto di un servizio millimetrico.
Vedere Federer in questo stato è una gioia per gli occhi e per la mente. Come abbiamo fatto a resistere senza di lui tutto questo tempo? Sembra impossibile. Certo, mantenere un livello così alto per tutto il torneo sarà molto difficile, ma se ce la facesse, sarebbe qualcosa di leggendario. I prossimi turni poi saranno sempre più complicati: Kei, ad esempio, è un avversario diverso e molto temibile, ma ora non importa.
Non importa perché, anche se non vincerà questo torneo, quello che sta facendo è incredibile. Lo si vede da come la gente lo segue, lo ammira, lo idolatra. Il tennis senza di lui non era lo stesso. Il circuito non era lo stesso. E a dirlo non sono solo i suoi discepoli, ma gli stessi giocatori contro cui ha già giocato tante volte e con cui si ritrova a giocare ancora adesso.
Il pubblico aveva bisogno del ritorno di Federer, dei suoi colpi, dei suoi “momenti”.
E allora adesso che possiamo, gustiamocelo fino in fondo. Godiamoci partite come questa senza pensare troppo. Ammiriamo le risposte in anticipo e le smorzate in avanzamento. I controbalzi da fondo, gli inside-out di dritto e gli slice di rovescio.
Adesso, finché ci sono. E speriamo che tutto questo duri il più a lungo possibile.
In questi mesi d’assenza a Roger è mancato il tennis, ma mai quanto al Tennis è mancato Roger.
BEL18VE
Non si può immaginare il tennis senza figurarsi i colpi di genio di Roger, la sua classe, la sua leggerezza ed il suo modo di essere in campo e fuori.
Se anche dovesse nascere un suo erede tennistico (cosa peraltro quasi impossibile) non potrebbe assolutamente eguagliarne lo stile di uomo semplice ma nello stesso momento raffinato e la disarmante naturalezza con cui fa sembrare tutto così…..”regale”. Anche perdere !
Forse anch’io, come molti fan di Re Roger, tendo a enfatizzare le sue gesta atletiche e umane, ma per favore ditemi chi, anche in tempi passati, abbia mai rappresentato tanto per questo meraviglioso sport.
Anche questo suo modo di reinventarsi e rinascere nei momenti più difficili sta a testimoniare il suo grande amore per il tennis ed il profondo rispetto e considerazione per le persone che lo seguono da ogni parte del mondo.
Per quanto mi riguarda sarò davanti al televisore a soffrire e tifare per lui fino all’ultimo quindici….
"Mi piace"Piace a 1 persona
Io credo che dopo Roger non ci sarà più nessuno capace di farmi appassionare così a questo sport. Roger è stato,è,e sarà sempre il TENNIS…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Completamente d’accordo. Purtroppo abbiamo già avuto un assaggio di quello che sarà il tennis senza di lui. Questo sport non sarà lo stesso.
"Mi piace""Mi piace"