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“Il ritiro può aspettare, mi sento fresco e ringiovanito”

La preparazione pre-season di Roger procede a gonfie vele. E dopo le parole rassicuranti di Luthi, che ha confermato i progressi del Maestro, ecco una interessante intervista rilasciata da Federer al New York Times, firmata da Christopher Clarey. Attenzione, il Re sta per tornare.


La famiglia Federer ha condiviso molti viaggi in giro per il mondo, ma in questo periodo insolitamente calmo, il capofamiglia è stato sottoposto a domande sempre più numerose.

“I bambini chiedevano: ‘Quando partiamo di nuovo?'”, Roger Federer ha raccontato in una lunga intervista da Dubai. “Perché erano felici di tornare a viaggiare. Era come dire, quando andiamo la prossima volta in Australia o la prossima volta a New York? E io rispondevo, ‘Per un po’ non succederà’”.

Ma il prossimo viaggio d’affari di famiglia si sta ormai avvicinando velocemente. Federer tornerà in azione il mese prossimo a Perth per la Hopman Cup, prima di rientrare sul serio a Melbourne per gli Australian Open.

Roger non gioca un match ufficiale dall’8 luglio e, mentre i suoi rivali di lunga data Andy Murray e Novak Djokovic si sfidavano per il primo posto in classifica ed il suo connazionale Stan Wawrinka vinceva gli US Open, Federer ha avuto un assaggio di pensione, a causa della più lunga pausa che sia mai stato costretto a prendersi da quando è diventato professionista nel 1998. E ora testerà con mano un caposaldo del tennis moderno: la rimonta. E lo farà partendo dalla posizione numero 16 del ranking, il suo livello più basso dal 2001.

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“In realtà mi è sembrato che il primo vero ritorno sia stato quello di aprile, quando sono tornato a Monaco, specialmente perché avevo subito un intervento chirurgico, cosa che non mi era ancora mai capitata”, ha detto Federer. “Quello per me fu quindi davvero un grande ritorno, anche se questo ovviamente è più sentito, perché due mesi non sono come sei mesi. Chiaramente questo rientro avrà un posto diverso nella mia carriera, questo è certo.”

Federer, a 35 anni, ha ben poco da dimostrare. Ha già vinto un record di 17 trofei del Grande Slam e 71 altri titoli. Ha mantenuto uno standard di eccellenza molto più a lungo rispetto a quanto facciano, o abbiano fatto, la maggior parte dei campioni di questo sport. Sebbene abbia più volte confermato di aver fatto tesoro di tutto il tempo trascorso lontano dal tour con la moglie Mirka e i loro quattro bambini, Roger ha insistito sul fatto di non aver mai preso in considerazione di rendere questa pausa permanente.

“Mirka è totalmente immersa e felice (del rientro),” ha detto. “I bambini sono felicissimi e io sono ancora affamato. E ora sono più anche più fresco e ringiovanito.”

La questione del ritiro non è mai venuta a galla. Per Federer, le domande sono state invece: “Posso ancora farcela? Come giocatore, il mio corpo ce la farà? E la mia mente?” Queste sono domande particolarmente interessanti in un momento in cui tanto talento – sia quello in ascesa che quello già ben stabilito – sembra convergere nel circuito del tennis maschile.

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“Sono stato molto sorpreso perché quando qualcuno ha un avvio di stagione come quello avuto da Novak, che realizza il suo sogno vincendo il Roland Garros, il suo quarto Slam di fila, naturalmente non c’è alcun motivo al mondo per pensare – anche tra noi giocatori – che qualcun altro possa davvero finire l’anno da numero uno”, ha detto Federer. “Siamo onesti, Novak in realtà non ha giocato male nella seconda metà di stagione. Ha vinto Toronto. Ha giocato le finali in molti altri tornei: US Open, World Tour Finals. Sarebbe potuto essere abbastanza, altrimenti sarebbe stato necessario qualcosa di straordinario. Ma Murray è stato in grado di fornirlo, ed è per quello che mi devo togliere il cappello”.

“Probabilmente è solo una cosa umana e comprensibile che Novak abbia avuto una flessione, perché ha ottenuto tutto quello che voleva“, ha detto Federer. “In questi casi molto spesso bisogna reinventarsi. Ma non è sempre così facile per tutti. Ma credo che in realtà tutto questo creerà una grande storia da seguire per il prossimo anno. Andy è una grande storia. Novak anche. Rafa, ovviamente, lo sarà sempre. Anche il mio rientro spero sarà una bella storia da seguire. Credo che l’inizio dell’anno, in particolare l’estate australiana, sarà davvero epico.”

Federer ha più volte confermato che la sua decisione di terminare anzitempo la stagione venne presa per cercare di ottenere il massimo da ciò che rimane della sua carriera.

“Forse avrei potuto, o avrei dovuto prendermi più tempo dopo l’intervento chirurgico”, ha detto. “Forse, ma stavo bene. Mi stavo allenando a pieno ritmo a Dubai.”

“Non credo che giocare sull’erba mi sia costato il resto della stagione”, ha confermato. “Penso solo che il ginocchio e il corpo avessero bisogno di una pausa e, prendendomi sei mesi, ho avuto tutto il tempo necessario per guarirli. A questo punto posso guardare indietro e dire: ‘Ok, se ora non va bene, ho fatto tutto quello che potevo. Non ci sono rimpianti.'”

Roger ha detto di aver adottato un approccio particolarmente conservatore questa volta. “Soprattutto i primi tre mesi, mi sono allenato non più di un’ora al giorno”, ha detto. Poi, una volta aumentata l’intensità con Pierre Paganini, ha intervallato giorni di riposo a quelli di training. Da ottobre ha ricominciato a giocare di nuovo a tennis, anche se le sessioni complete sono iniziate solo a Dubai, a fine novembre.

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Lì si è spesso allenato col francese Lucas Pouille. Il prossimo giovedì Federer ha in programma di trasmettere la loro sessione di allenamento live in diretta su Periscope per dare ai suoi fan un aggiornamento sui suoi progressi.

“Sento il bisogno di iniziare a far sapere alle persone come va, ora che ci avviciniamo all’inizio della stagione,” ha detto Roger.

Per il vero test si dovrà aspettare l’Australia, quando il suo semestre di prova lontano dal tennis sarà ufficialmente giunto al termine.

“Ho avuto un assaggio di pensione”, ha detto Federer. “Tutto d’un tratto, ho potuto organizzarmi e dire: ‘Ok, sto per avere quattro settimane di fila in cui sarò a casa, nello stesso posto. Con chi hai voglia di andare a cena, Mirka? O con chi ci dobbiamo incontrare?”

“Credo sia stato davvero bello per noi avere tutto quel tempo,” ha detto. “E si stava bene, lo sai? Si stava davvero bene. Ma per me può assolutamente aspettare, nessun problema. Può assolutamente aspettare.

 


Articolo originale: http://www.nytimes.com

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