In una recente osservazione di Craig O’Shannessy sviluppata per la Infosys ATP Beyond The Numbers, il famoso analista ci mostra chi siano in realtà, numeri alla mano, i più grandi ribattitori del circuito e ci rivela perché dovremmo cercare di giocare sempre più punti durante i turni di risposta.
Più di un milione di punti analizzati. Tutti i primi 100 giocatori della classifica. Se teniamo sott’occhio il ranking mondiale noteremo che, più si sale nelle posizioni, più aumenta la percentuale di punti disputati dai giocatori durante i turni di risposta rispetto a quanti ne giochino con il servizio a disposizione.
Questa interessante analisi ci rivela un elemento nascosto del nostro sport, spesso non pienamente compreso. La maggior parte dei punti che dovremmo voler giocare non è sul nostro servizio. Dobbiamo spingere i nostri avversari a prolungare i propri turni di battuta, aumentando così le nostre possibilità di break. Al contrario, dobbiamo cercare di mantenere i nostri game in maniere rapida e indolore. Facile no?
La Infosys Information Platform – dopo aver raccolto i dati di 1.143.932 punti degli ultimi 20 mesi – ci svela infatti che, dall’inizio della stagione 2015, ciascun giocatore nella Top 10 ha giocato più punti in risposta rispetto a quanti ne abbia giocati servendo.
Nonostante spesso non sia considerato in questa categoria, Roger Federer guida il gruppo, avendo giocato il 52,6% dei suoi punti in ribattuta. In seconda posizione troviamo Novak Djokovic, da molti considerato come il miglior risponditore del circuito, con il 52%. Questi sono gli unici due giocatori tra i primi 100 che hanno raggiunto quota 52%. Tutti i primi 100 giocatori del mondo sono racchiusi in 4 punti percentuali, da circa il 48% fino ad arrivare al 52%.
Ranking | Giocatore | % di punti in risposta |
1 | Novak Djokovic | 52% |
2 | Andy Murray | 51,4% |
3 | Stan Wawrinka | 50,1% |
4 | Rafael Nadal | 51,2% |
5 | Kei Nishikori | 50,8% |
6 | Milos Raonic | 50,7% |
7 | Roger Federer | 52,6% |
8 | Gael Monfils | 50,3% |
9 | Tomas Berdych | 50,7% |
10 | Dominic Thiem | 51,6% |
Dominic Thiem, che era fuori dai Top 50 nei primi mesi del 2015, è addirittura il terzo giocatore classificato in questa specifica categoria: è infatti riuscito a giocare in ribattuta ben il 51,6% di tutti i suoi punti disputati. È interessante notare invece che, l’attuale numero 3 del mondo, Stan Wawrinka ha ottenuto il punteggio più basso tra tutti i giocatori della Top 10, giocandone in risposta solo il 50,1%.
Più si scende in basso nel ranking, più si trovano giocatori che sono costretti a battagliare sulla propria battuta, lottando per non farsi breakkare, senza riuscire di contro a mettere molta pressione sui giochi di servizio dell’avversario.
Nel complesso, il 58% dei Top 100 giocano più punti di risposta che di servizio. Ma vi è una chiara disparità tra i primi e i secondi 50. Il 72% dei Top 50 confermano questa analisi, ma la percentuale si eleva fino al 90% per cento se consideriamo solo i Top 20.
Le statistiche sono chiaramente diverse se consideriamo invece la seconda metà della Top 100, dove solo il 44% dei giocatori riesce a disputare più punti sul servizio dell’avversario.
Giocare più punti in risposta è qualcosa che riescono a fare i giocatori di più alta classifica, ma è anche qualcosa che sembrano capire meglio i tennisti più esperti. Se guardiamo infatti ai giovani nella Top 100, vi è una stragrande maggioranza di loro che non riesce a raggiungere questo importante obiettivo.
Età | Giocatore | % di punti in risposta |
21 | Nick Kyrgios | 49,6% |
22 | Lucas Pouille | 49,1% |
23 | Bernard Tomic | 48,5% |
19 | Alexander Zverev | 49,2% |
21 | Kyle Edmund | 49,3% |
18 | Taylor Fritz | 47,9% |
19 | Jared Donaldson | 49,8% |
Fonte: www.atpworldtour.com
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